Estratti e centrifugati: gli errori da non commettere

La preparazione di centrifugati ed estratti è una coccola speciale durante la bella stagione, quando si ha più voglia di prendersi cura del proprio corpo. Anche se utilizzare un estrattore o una centrifuga è semplice, esistono degli errori che commettiamo praticamente tutti e che possono compromettere la qualità del risultato finale.

Vediamo quindi assieme quali sono, così da migliorare ulteriormente nell’utilizzo di due piccoli elettrodomestici che, da diverso tempo a questa parte, hanno un posto d’onore nelle nostre cucine (e sono degli alleati speciali nei periodi in cui abbiamo bisogno di perdere qualche kg o centimetro).

Esagerare con la quantità di frutta

I frullati e i centrifugati – che non sono assolutamente la stessa cosa in quanto si ottengono con strumenti che trattano la frutta e i suoi nutrienti in maniera differente – sono indubbiamente salutari. Non bisogna però esagerare con la quantità di frutta utilizzata.

Il motivo? La presenza di fruttosio, zucchero naturale che, quando viene assunto in forma liquida e senza un’adeguata combinazione con le fibre, diventa difficile da digerire, provocando una situazione di affaticamento del fegato e il rischio di picchi glicemici. Per dare qualche numero, ricordiamo che la proporzione giusta per la preparazione di frullati e centrifugati prevede il 70% di verdura e il 30 dedicato invece alla frutta.

Utilizzare la centrifuga per tutta la frutta e tutta la verdura indistintamente

Parliamo ora di un errore che riguarda nello specifico chi utilizza la centrifuga. Quando se ne acquista una, è importante non lasciarsi prendere dalla voglia di provarla centrifugando in maniera indiscriminata tutta la frutta e tutta la verdura.

Nel caso delle banane, dell’avocado e dei fichi – giusto per fare alcuni tra i tanti esempi possibili – in virtù del basso apporto di acqua non si ottiene praticamente succo. Bisogna fare molta attenzione anche con le verdure a foglia verde, come per esempio l’insalata, che possono compromettere il meccanismo.

Da non dimenticare è poi il fatto che certe bucce, tra le quali è possibile citare quella dell’ananas e degli agrumi, possono mettere a forte rischio l’integrità del piccolo elettrodomestico. Nessun problema invece per la buccia della mela.

Trascurare l’apporto di lipidi

Quando si parla di estratti e centrifugati, il pensiero dei lipidi non è certo il primo a venire in mente. Eppure anche questi nutrienti sono importanti per la salute. Focalizzandosi nello specifico sugli omega-3 e gli omega-6, è possibile citare la loro efficacia antiossidante, così come l’effetto antinfiammatorio. Per integrare questi grassi buoni nel frullato o nel centrifugato, basta aggiungere un cucchiaio di olio d’oliva.

Limitare la presenza di frutta e verdura

Nelle righe precedenti, abbiamo fatto un accenno all’importanza di non eccedere con la frutta quando si preparano estratti e centrifugati, rendendo vano l’acquisto anche della migliore centrifuga sul mercato.

Attenzione, però: non bisogna neppure fare l’errore opposto. Quando si prepara un frullato o un centrifugato, bisogna inserire un volume sufficiente di frutta e verdura. Se non ci si muove in questo modo, il rischio è quello di non creare una pressione sufficiente nella centrifuga. La situazione appena descritta non permetterebbe a questo piccolo elettrodomestico, le cui lame ruotano ad altissima velocità, di lavorare in maniera efficace.

Lasciare il centrifugato per troppo tempo esposto all’aria

Quando si parla degli errori commessi da chi prepara un centrifugato, è il caso di ricordare il fatto di lasciarlo esposto per troppo tempo all’aria. Una volta completato, andrebbe infatti consumato il più rapidamente possibile, massimo entro 15 minuti. Come mai? Perché il succo è contraddistinto dalla presenza di enzimi vivi che, nel corso del tempo, si degradano e fanno perdere alla frutta e alla verdura i suoi preziosi nutrienti.

Pensare che il centrifugato e l’estratto siano la stessa cosa

Come sopra accennato, il centrifugato e l’estratto non sono la stessa cosa. Conoscere la differenza è cruciale.

Nel caso della centrifuga, si ha a che fare con uno strumento che funziona grazie a lame che girano ad altissima velocità. Questo porta alla generazione di calore e, di riflesso, all’ossidazione delle vitamine presenti sia nella frutta, sia nella verdura. Alla luce di ciò, se si ha la necessità di integrare questi nutrienti è il caso di evitare di focalizzarsi eccessivamente sull’assunzione di centrifughe.

L’estrattore, che ha un costo più alto rispetto a quello di una centrifuga, agisce invece con maggior lentezza, senza mettere a rischio la quota vitaminica degli ingredienti e senza compromettere la fibra. Inoltre, ricorrendo all’estrattore di succo a fresco si producono molti meno scarti.

Cosa scegliere? Dipende tutto dalle esigenze e dalla familiarità con la preparazione dei succhi. Per un utilizzo sporadico, è meglio focalizzarsi sulla centrifuga. Se, invece, si ha già un po’ di esperienza, è meglio acquistare un più costoso estrattore a freddo.