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Casa dei bambini

Maria Montessori ha rivoluzionato il concetto di Scuola dell’Infanzia, promuovendo la realizzazione di scuole materne ribattezzate “Case dei Bambini”.

La teoria sulla quale si è basata viene abbracciata da migliaia di educatrici e maestre d’asilo di tutto il mondo.

Questa teoria montessoriana offre ai piccoli in età pre-scolare, cioè dai 3 ai 6 anni, un ambiente formativo ed educativo che riesce a proiettarli, dolcemente, nel contesto scolastico e lavorativo futuro.

La casa dei bambini: la scuola per Maria Montessori è una seconda casa

Il momento dell’iscrizione alla scuola materna, o Scuola dell’Infanzia, è spesso vissuto come uno dei primi piccoli traumi nel percorso di crescita e sviluppo del bambino.

Pensiamo ad un bimbo di 3 anni che, abituato a vivere nell’ambiente protetto e conosciuto di casa, a stretto contatto con la mamma, viene di punto in bianco lasciato all’asilo per molte ore al giorno…molto probabilmente ne risentirà.

È, infatti, un comportamento molto comune fra i bambini quello di piangere, disperarsi e rifiutarsi categoricamente di frequentare la Scuola dell’Infanzia.
Ed è proprio per questo motivo che si attuano dei percorsi di inserimento dolci e graduali, atti ad abituare pian piano i piccoli al distacco genitoriale e all’accettazione di un ambiente diverso da quello domestico, in comunità con altri bambini della stessa età.

Maria Montessori pensava, e come lei moltissime educatrici moderne, che questo impatto così “violento” potesse essere smorzato ricreando, a scuola, una situazione di conviviale familiarità.
Per questo motivo ha ribattezzato le scuole materne “Casa dei Bambini” e ha fatto in modo che gli istituti improntati sulla sua filosofia si presentassero con questo nome, tanto ai genitori quanto ai piccini.

Il concetto di casa dei bambini: differenze con la Scuola dell’Infanzia

Le Case dei Bambini non sono solo istituti pedagogici e didattici in cui i piccoli dai 3 ai 6 anni vengono lasciati in affido mentre i genitori lavorano.
Non sono “classici istituti” dove i bambini imparano a vivere in società secondo le regole ben strutturate del sistema scolastico.

La Casa dei Bambini è una struttura di accoglienza, dove i piccoli trovano un ambiente a loro misura, da vivere ed esplorare in piena libertà e sicurezza, insieme ai coetanei.

Il metodo Montessori non include regole ferree o programmi didattici strutturati ma lascia che siano i bambini a disegnare, ognuno per sé, il proprio percorso formativo, usufruendo a loro piacimento di tutti gli strumenti scelti, selezionati e messi a disposizione.

Questo approccio educativo stimola, anche nei bambini più piccoli, lo sviluppo di un senso di responsabilità ed importanza.
Il bimbo, infatti, è pienamente responsabile delle sue scelte e comprende, a poco a poco, che ad ogni sua azione corrisponde una reazione.

Il lungo percorso formativo che ha davanti gli consentirà, sperimentando di volta in volta il successo ed il fallimento, di comprendere concetti importanti come quello di “causa-effetto“, la soddisfazione per un progetto andato a buon fine, la capacità di accettare un errore e rimediare o ricominciare daccapo, con nuova consapevolezza e competenza.

La Casa dei Bambini: l’allestimento dell’ambiente

È molto importante, come ha sempre sostenuto Maria Montessori, che la Casa dei Bambini sia allestita ed arredata in modo congruo a mettere i piccoli a proprio agio e farli sentire a casa.

Le Case dei Bambini di tutto il mondo, infatti, si contraddistinguono per un arredamento molto simile tra loro, basato su alcuni concetti imprescindibili:

  • un ambiente luminoso, colorato, molto gradevole e curato nei dettagli, sempre molto pulito ed ordinato;
  • scaffalature di legno basse, sulle quali posizionare tutti gli oggetti, i giocattoli e i materiali da lavoro, in modo che i bambini possano prendere e rimettere a posto tutto ciò che vogliono senza dover chiedere aiuto o dipendere dall’adulto;
  • tavolini bassi e ampi, per offrire ai bimbi vasti piani di lavoro da utilizzare da soli o in condivisione con i compagni;ù
  • seggioline leggere, che possano essere agevolmente spostate dai bambini se lo desiderano;
  • arredi che ricordino quelli di una casa: piccole cucine, piccoli angoli funzionalizzati con lavandini, lettini, poltroncine.

Il concetto è quello di creare un ambiente casalingo ma in piccolo, a misura di bimbo.

Il concetto educativo della Casa dei Bambini

I bimbi, quando iniziano a frequentare la Casa dei Bambini, vengono informati che, durante le ore che passeranno lì, saranno liberi di muoversi e di utilizzare tutti gli spazi e gli oggetti a disposizione come meglio credono, pur nel rispetto dell’ordine e dei compagni.

Naturalmente, un bambino di 3 anni recepisce questo concetto fino a un certo punto.
E’ col passare dei giorni, col tempo e l’esperienza, che i bambini iniziano a muoversi agevolmente nella Casa dei Bambini, capiscono come comportarsi e godono di tutto quanto hanno a disposizione, anche imparando a condividere con gli altri bimbi.

Le regole della Casa dei Bambini sono davvero poche: ogni bimbo fa ciò che vuole, gioca con quello che vuole e con chi vuole.

L’importante è rimettere a posto ciò che si prende, cercare di ripulire dove si è sporcato e imparare, a poco a poco, la gentilezza ed il rispetto nei confronti degli altri e dell’ambiente comune.

I risultati del metodo Montessori e della Casa dei Bambini

Il metodo educativo Montessori è uno dei più quotati e stimati nel campo della pedagogia moderna.

Lasciare i bambini liberi di esprimersi, di sperimentare e, perché no, di sbagliare per imparare dai propri errori, è un metodo formativo e didattico molto valido.

I bimbi che vivono gli anni della scuola materna in una Casa dei Bambini imparano a essere più autonomi e responsabili, meno timorosi delle nuove esperienze e più proiettati verso le novità, perché in possesso di un buon livello di autostima e sicurezza in se stessi.

Inoltre, i bimbi che hanno frequentato le Case dei Bambini, tendono ad essere più socievoli e meno diffidenti con i coetanei, ad intrecciare rapporti d’amicizia più facilmente e ad essere più rispettosi e tolleranti.