Possiamo definire il concime biologico per orto come una sostanza fertilizzante di sola origine naturale.
Se hai da poco iniziato a coltivare il tuo orto oppure stai pensando di iniziare non ti resta che impugnare carta e penna e prendere appunti!
In questo articolo ti spiego come è composto il concime biologico per orto, perché è migliore rispetto ai concimi chimici e quali sono le tipologie attualmente più utilizzate.
Buona lettura!
Come è composto il concime biologico per orto?
Il concime biologico per orto è composto da sostanze naturali che derivano da tutte quelle sostanze provenienti dal mondo animale e vegetale.
In questi ultimi anni il bisogno di utilizzare concimi naturali è diventato sempre più forte, dal momento che è l’unico modo per coltivare il proprio orto non utilizzando sostanze che potrebbero essere nocive per la salute.
Ovviamente questa tendenza è molto forte quando si parla di un orto personale, sono poche infatti le aziende produttrici che abbracciano questa filosofia.
Perché è importante scegliere un concime biologico.
La maggior parte delle produzioni agricole alterna l’utilizzo di fertilizzanti chimici a concimi biologici.
Si utilizzano concimi sintetici perché si ritiene che in questo modo il terreno, sfruttato per molti anni, produca di più: in questo modo però non si tiene conto del fatto che il terreno è un elemento vivo e ricco di sostanze.
Recenti ricerche hanno dimostrato che l’uso massiccio di fertilizzanti chimici portava però risultati completamente opposti a quelli che ci si aspettava: in pratica la terra diventa meno fertile.
Questo vuol dire che la concimazione chimica non dovrebbe essere la regola ma l’eccezione.
Il concime biologico invece avendo un origine naturale permette di arricchire la terra di sostanze nutritive e microelementi che favoriscono quei meccanismi che permettono di al terreno di essere vivo.
Tipologie di concimi biologici.
Esistono diverse tipologie di concime biologico per orto, ognuna delle quali possiede vantaggi e svantaggi ben precisi.
È possibile individuare tre differenti tipologie di concime biologico: quello di origine animale, quello di origine vegetale e quello misto.
Concimi di origine animale.
Appartengono a questa tipologia: i liquami zootecnici, il letame ed il sangue essiccato di animali da macello.
I liquami zootecnici emanano un odore molto forte e fastidioso e possono creare danni ambientali, inquinando le falde acquifere ed inoltre non rientrano nei “gusti” delle piante dal momento che disperdono facilmente quegli elementi nutritivi che dovrebbero essere assorbiti dalle radici.
Il letame o stallatico è la soluzione migliore per l’orto: questo viene prodotto miscelando la lettiera agli escrementi del bestiame (bovini e solo qualche volta equini).
Concimi vegetali.
Nella categoria dei concimi vegetali troviamo il compost; la cenere di legna, ricca di potassio; il sovescio, una tecnica agronomica che consiste nella coltivazione di piante che vengono poi interrate al fine di arricchire il terreno con sostanze organiche ed aumentare le riserve idriche dello stesso; la sansa, che deriva dagli scarti della lavorazione dell’olio d’oliva.
Il compost biologico si ottiene attraverso la fermentazione degli scarti vegetali: questi elementi vengono messi a macerare secondo tecniche e in dosi ben precise, in modo da ottenere un concime per l’orto ricco di nutrienti e coadiuvanti.
Concimi misti.
Alla categoria dei concimi misti appartengono il compost, che può essere ottenuto dalla decomposizione combinata di elementi di origine vegetale ed animale; la pollina, formata da elementi inorganici contenuti nella dieta dei volatili.
In particolare la pollina si ottiene trattando in modo industriale gli escrementi di animali volatili: anche questo concime, come i liquami zootecnici, ha un odore non molto gradevole e in aggiunta può contenere tracce di alimenti per niente biologici di cui gli animali si sono nutriti.
La pollina viene essiccata e ridotta in pellet in modo da essere facilmente usata: contiene buone percentuali di azoto, fosforo e potassio.