Cosa sono le biciclette elettriche a pedalata assistita

Oggi chi vuol migliorare la propria modalità di trasporto quotidiano può valutare l’utilizzo della bicicletta elettrica. Capire però quali siano le migliori bici elettriche in commercio non è facile e per poter essere certi di fare il giusto acquisto è bene partire innanzitutto da cosa ci dice la legge.

Come prima cosa è necessario fare una distinzione in due categorie: le bici elettriche a pedalata assistita e quelle in cui motore e pedalata sono invece indipendenti.

Un errore molto comune è infatti quello di pensare che le bici elettriche a pedalata assistita siano bici in cui il motore può essere azionato a piacimento nel momento in cui il ciclista non desidera pedalare. In realtà, invece, in questa tipologia di bici elettriche l’uso del motore non sostituisce la pedalata e lo sforzo fisico non è eliminato, bensì facilitato.

Per la precisione, per la normativa europea (direttiva 2002/24/CE) le bici a pedalata assistita sono quelle biciclette dotate di motore elettrico la cui azione si aggiunge a quella della pedalata e sono considerate alla stessa stregua delle bici tradizionali. Esse debbono rispettare alcuni requisiti: una potenza nominale massima continua del motore di 0,25 kW; la riduzione fino all’interruzione dell’alimentazione del motore una volta che si raggiungono i 25 km orari; l’interruzione dell’alimentazione del motore nel momento in cui – anche prima dei 25 km orari – si smette di pedalare.

Come indica la normativa – recepita in Italia con il decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 31 gennaio 2003 – tutti i veicoli che non rispettano queste caratteristiche non sono considerati biciclette e devono essere invece omologati e immatricolati come ciclomotori.

Perché scegliere una bici elettrica a pedalata assistita

Di bici elettriche si parla già da tempo, ma è soprattutto negli ultimi anni che questo mezzo di trasporto ha iniziato a interessare sempre più persone, e questo grazie ai tanti vantaggi che, oggi come oggi, un due ruote come questo può dare soprattutto a chi abita in città.

Una scelta eco-sostenibile innanzitutto, che permette di limitare le emissioni dannose e di contribuire al risparmio energetico. Inoltre, un modo salutare e pratico per raggiungere quotidianamente il proprio posto di lavoro, di studio, di svago, limitando i problemi del traffico ormai presenti in ogni città.

Oltre a non inquinare e a contribuire alla forma fisica, è da considerare anche che le bici elettriche sono silenziose, caratteristica non di poco conto nelle nostre città caotiche e sempre molto rumorose.

I modelli di biciclette elettriche a pedalata assistita oggi in commercio (dette anche pedelec o comunemente e-bike), sono molti, ed è bene, prima di decidere quale sia la migliore bici elettrica da acquistare, valutare le nostre esigenze.

 

 

Come scegliere la giusta bici elettrica a pedalata assistita

Scegliere la migliore bici elettrica in commercio significa trovare quella giusta per noi. È infatti innanzitutto necessario partire dalle caratteristiche dei vari modelli per capire quale sia la più adatta alle nostre esigenze.

 

  • Uno degli elementi da prendere in considerazione quando si vuol valutare l’acquisto di una bici elettrica è il prezzo. Attualmente la scelta di e-bike è molto ampia (dalle più semplici alle più accessoriate e smart) e sul mercato ve ne sono modelli che partono da poche centinaia di euro fino ad arrivare a diverse migliaia di euro. Sarà quindi prima di tutto importante valutare il budget che possiamo destinare al nostro acquisto.
  • Da considerare l’utilizzo che si vuol fare della e-bike. Sarà infatti diverso se la si vorrà utilizzare in città, su strade con percorsi più impegnativi o su lunghe percorrenze. Riguardo questa valutazione, una delle caratteristiche da considerare sarà per esempio la grandezza delle ruote dei vari modelli.
  • Design, peso, dimensioni sono di certo elementi da considerare, tenendo anche conto che alcune delle migliori bici elettriche sono pieghevoli, e quindi molto pratiche da trasportare sui mezzi pubblici o da sistemare nel bagagliaio dell’auto. Da considerare anche i materiali, che devono essere resistenti ma non rendere la bici troppo pesante.
  • Tra i dettagli tecnici, da valutare l’autonomia della batteria, elemento sul quale influiscono anche il peso di chi la guida e le caratteristiche del percorso.
  • Per quanto riguarda il sensore di cui le e-bike devono essere dotate e che fa attivare il motore quando si pedala e lo fa arrestare quando non si pedala o si raggiungono i 25 km/h, ve ne sono di diversi tipi. Vi sono infatti sensori da sforzo (si attivano con una pressione piuttosto notevole e continua che va esercitata sui pedali) e sensori di pedalata o rotazione, che si attivano con la prima pedalata, dopo la quale il motore continua a lavorare in autonomia.
  • Altro elemento da considerare è ovviamente il motore, che influisce anche in modo considerevole sul prezzo. Per esempio, in genere, il costo dei modelli con il motore posizionato nella parte centrale della bici è maggiore rispetto a quello dei modelli con il motore nella parte anteriore o posteriore; questo però la rende più performante, più stabile, pratica e sicura.
  • Il tipo di freno è un altro elemento da valutare in una bici elettrica a pedalata assistita: freni a disco, a tamburo, v-brake…
  • Da considerare anche gli accessori forniti con la bici elettrica, quali per esempio il contachilometri, il computer di bordo, il regolatore di velocità o il portapacchi.
  • Per ultime ma non ultime, infine, da valutare la garanzia e l’assistenza offerte dal produttore.