Differenze tra raffrescatore domestico e raffrescatore industriale

Raffrescatore evaporativo: quali sono gli ambiti di utilizzo?

Fino a qualche anno fa il raffrescatore ad acqua era impiegato esclusivamente negli ambienti di grandi dimensioni. L’obiettivo era rinfrescare le vaste aree presenti nelle fabbriche, all’interno dei capannoni e in qualunque situazione in cui utilizzare un condizionatore con gas refrigerante non sarebbe stato conveniente, soprattutto a livello di consumi.

Negli ultimi tempi il mercato dei raffrescatori si è allargato, permettendo a tali apparecchi di entrare, in forma portatile, nelle case private. Le versioni realizzate a tale scopo sono molto più compatte di quelle destinate alle industrie. Ovviamente, anche il loro prezzo è decisamente più contenuto, e lo stesso può dirsi dei consumi.

La portabilità è la caratteristica fondamentale delle versioni “casalinghe”. È necessario, infatti, avere l’opportunità di spostare senza fatica il raffrescatore evaporativo in qualsiasi punto di una stanza, e in altri ambienti della casa. A rendere ancora più semplice il trasferimento da una parte all’altra dell’abitazione sono anche maniglie (posizionate normalmente di lato o nella parte superiore) e ruote.

Il raffrescatore può funzionare anche in ambienti esterni. Questo permette, ad esempio, di sfruttarlo in giardino, magari nei pressi di una piscina, ossia in quei luoghi che, per loro natura, non possono essere rinfrescati mediante dei comuni condizionatori.

A caratterizzare la versione domestica è anche la semplicità delle operazioni di gestione e manutenzione. Se i condizionatori monoblocco presentano una fase di montaggio non sempre semplice, soprattutto per chi non ha pratica in materia, un raffrescatore non richiede lavori particolari per essere messo in funzione. Nel caso dei condizionatori si ricorda, ad esempio, la presenza di un tubo verso l’esterno, da impiegare per scaricare acqua e aria; componente assente, invece, nel raffrescatore.

Caratteristiche principali del raffrescatore industriale

In ambito industriale, perché un raffrescatore riesca effettivamente a garantire ambienti di lavoro freschi e salubri, i portoni o le finestre dovrebbero essere mantenuti aperti. Così facendo, verranno assicurati i risultati sperati non solo nei capannoni, ma anche negli impianti di produzione di qualunque dimensione, nei depositi refrigerati e negli allevamenti intensivi.

Non è raro il ricorso a questa valida alternativa al classico condizionatore nelle sale di ricevimento, in cinema e teatri, e nelle strutture pubbliche in genere. Spesso, in luogo dei sistemi portatili si preferisce ricorrere ai raffrescatori fissi. Tale tipologia permette di risolvere un problema comune a diverse aziende impegnate nello svolgimento di attività produttive.

L’abbinamento a quadri di controllo LCD, posizionati a parete, l’impiego di un telecomando e il ricorso a sistemi di protezione da possibili rischi di sovraccarico non fanno altro che aumentare la sicurezza di questi apparecchi. E associare il lavoro a un ambiente salubre è il miglior viatico per aumentare la produttività.

I raffrescatori: una soluzione per un futuro sostenibile

Il fatto di non necessitare di gas refrigeranti e di altri componenti chimici che finirebbero per impattare negativamente sull’ambiente, rendono il raffrescatore ad acqua una soluzione inevitabilmente destinata ad aumentare la propria popolarità nel prossimo futuro. L’aria calda presente all’interno di un capannone viene prima aspirata, quindi fatta convogliare in filtri riempiti di acqua.

Il risultato? Oltre ad abbattere la temperatura, verranno ridotte anche le sostanze nocive. Non a caso, diverse realtà industriali si sono aperte all’uso del raffrescatore nel post lockdown.