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La legge garantisce adeguata difesa sia per accusatori che per accusati, e Avvocato-penalista.milano.it è il nuovo modo per garantirsi questo diritto

Reati contro la persona e contro il patrimonio, guida in stato di ebbrezza, mobbing lavorativo, reati di falso, truffa… sono solo alcune delle moltissime fattispecie di condotte criminose che ricadono nella competenza del diritto penale.

Questo, assieme al diritto amministrativo, al diritto urbanistico, al diritto degli enti locali, al diritto costituzionale, al diritto tributario (che regola il pagamento delle tasse), rientra a sua volta nel diritto pubblico.

Il diritto pubblico, dal canto suo, si contrappone al diritto privato.

Quando si parla di diritto pubblico si parla delle norme che regolano il funzionamento dello Stato, compresi i suoi organi e le sue propaggini (amministrazioni, Comuni, Regioni, Province, etc.); quando si parla di diritto privato ci si riferisce alle norme che regolano i rapporti tra privati cittadini oppure tra cittadini ed enti pubblici.

Pertanto, mentre i rapporti di lavoro e i risarcimenti dei danni per attività illecite della pubblica amministrazione ricadono nel diritto privato, i processi penali vengono intentati dallo Stato nei confronti dei cittadini e non vedono contrapposti i cittadini tra loro.

Processi nei quali gli interlocutori divengono l’avvocato penalista da un lato e dall’altro colui che è accusato di un reato penale e deve difendersi o al contrario colui che ha subito danni e ripercussioni per via della condotta criminale altrui.

Sia nell’uno che nell’altro caso dovere del professionista è salvaguardare gli interessi del cliente, per cui, qualora questi sia l’imputato, il compito è di difenderlo dalle accuse; se, invece, l’assistito è la persona lesa o la parte civile (che intende chiedere i danni al colpevole) la funzione somiglierà a quello del pubblico ministero, per cui tenterà di attestarne la colpevolezza.

Per di più, non è la “rilevanza morale” di un reato a determinare se colui che l’ha commesso debba o meno essere difeso da un penalista.

Dunque, anche assassini, stupratori, pedofili, hanno diritto alla migliore difesa possibile, non fosse altro che ogni persona è innocente fino a quando non si dimostra il contrario…

Soprattutto per circostanze complesse come queste, sarà necessario farsi affiancare da un esperto di diritto penale.

Il primo colloquio è un momento decisivo, finalizzato alla conoscenza reciproca.

Tuttavia, se teoricamente esso dovrebbe svolgersi presso lo studio del professionista, e mantenersi sempre nei confini di un reciproco rapporto di cordialità che non ecceda nella confidenza eccessiva, nel caso dei reati penali potrebbe anche darsi la circostanza che l’accusato sia detenuto.

Proprio per questo le piattaforme legali online rappresentano uno strumento importante.

Perché?

Perché consentono una comunicazione veloce e snella, che in questi frangenti è essenziale.

http://avvocato-penalista.milano.it/ fa parte dell’offerta proveniente dal web.

Adoperando questa piattaforma è possibile innanzitutto accedere ad un primo colloquio online completamente gratuito, tutto improntato sullo scambio di informazioni e notizie essenziali, come il ruolo di accusatore o accusato dell’interlocutore, il reato in oggetto, le circostanze in cui esso si è consumato, etc.

Compilato il form predisposto con le suddette informazioni, le risposte saranno fornite nel giro di 24-48 ore da almeno tre penalisti partner, che prospetteranno la strategia legale che adotterebbero per il caso specifico, fornendo il loro parere professionale e un primo prospetto di spese.

A tal proposito: quanto costa un penalista?

Il Decreto Ministeriale n. 44 del 10 marzo 2014 disciplina le tariffe legali degli avvocati penalisti.

In esso si dispone ad esempio che, a seconda che si sia 1) allo studio della controversia, 2) alla fase introduttiva del giudizio 3) alla fase istruttoria e/o dibattimentale 4) alla fase decisionale:

  • per le indagini preliminari si spendano 810€, 630, 990, 1170
  • per le indagini difensive 810 per la 1 e 1350 per la 3
  • per le cautelari personali 360 per la 1, 1170 per la 2, 1350 per la 4
  • per le cautelari reali lo stesso che per le personali

In più, oltre al compenso così determinato e al rimborso delle spese documentate in relazione alle singole prestazioni, all’avvocato è dovuta – in ogni caso ed anche in caso di determinazione contrattuale – una somma per rimborso spese forfettarie di regola nella misura del 15 per cento del compenso totale per la prestazione, ferma restando l’applicazione della percentuale prevista per legge di C.P.A. (4%) e dell’IVA (22%).

È in questi margini che si colloca la discrezionalità dei professionisti, che permette di effettuare la propria scelta anche in ragione di questioni economiche.

In seguito a questa scelta si fissa un incontro personale, presso l’ufficio legale laddove possibile o nell’istituto di detenzione, per accordarsi sulle modalità da seguire e per compiere tutti i passaggi burocratici che portano alla formalizzazione del rapporto cliente-avvocato.