Lavorare e studiare insieme: come quando e perché

Sono in molti i giovani e i meno giovani che decidono di studiare pur lavorando. È possibile riuscire con successo?

Nella maggior parte dei casi è ancora una verità: una laurea aiuta la posizione lavorativa e fa guadagnare di più – se consideriamo l’intero arco della carriera – di un semplice diploma. Se questo è più vero in alcuni Paesi, al Top Lussemburgo, Irlanda e Svizzera, è meno vero per altri, come l’Italia, che si piazza in fondo alla classifica stilata dall’Ocse, sono comunque tantissimi i lavoratori che tornano sui libri per laurearsi e migliorare la propria condizione lavorativa o che scelgono di implementare le proprie competenze con corsi di formazione online. Nonostante si senta sempre più spesso che la laurea è ormai un pezzo di carta inutile, possiamo osservare che nella realtà dei fatti non è così: una laurea fa migliorare la propria carriera lavorativa e il proprio conto in banca, come possiamo vedere anche dal report effettuato dal Corriere della Sera. Vediamo comunque come conciliare la vita universitaria – o comunque da studente – con la vita lavorativa.

Iniziare a lavorare mentre si studia

Se ti sei da poco iscritto all’università ma hai intenzione di iniziare a lavorare, ci sono 5 punti che dovresti tenere bene a mente per evitare di sentirti soffocato o non riuscire a svolgere entrambe le attività.

  • Cerca un lavoro per studenti. Ci sono alcuni lavori in cui ricercano appositamente studenti. Lo stipendio non sarà quello di un top manager, ma riuscirai a incastrare gli impegni accademici.
  • Controlla nel dipartimento: spesso ci sono occasioni lavorative per gli iscritti. Che sia in qualche ufficio informazioni, biblioteca o come tutor, ogni ateneo ha delle possibilità di guadagno!
  • Non sovraccaricare, considera il tuo orario accademico, il tempo dedicato allo studio e le ore che potresti dedicare al lavoro: solo così riuscirai a svolgere tutto serenamente.

Iniziare a studiare da lavoratori

Sicuramente la situazione in questo caso è molto diversa: l’attività primaria per te non è lo studio, ma il lavoro. Probabilmente l’età è un pochino più alta, ma non la motivazione e la voglia di mettersi in gioco. Nonostante la voglia di farcela sia tanta, dobbiamo prendere bene in considerazione il tempo da dedicare allo studio: almeno il 90% non potrà seguire le lezioni e avrà tempo per studiare la sera, quindi è forse il caso di pensare se la scelta giusta sia frequentare un’università tradizionale o una telematica, come Unicusano, che riesce a venire incontro alle nostre esigenze temporali. Un buon modo per riattivare la mente e rimettersi in gioco – che sia per un cambio di lavoro o per migliorare la propria posizione – potrebbe essere quello di fare dei corsi di formazione online, flessibili e orientati ad un inserimento lavorativo attivo.

Ciò che conta è la pianificazione

Di qualunque categoria fai parte, ciò che è davvero fondamentale per il successo è una pianificazione attenta. Qualche consiglio? Cerca di scandire bene il tempo. Se pensi che ti sfugga sempre tra le mani e non riesci a concludere nulla, probabilmente non hai pianificato bene la giornata. Non metterti dei ritmi troppo segnati, segna su un’agenda o su un planner mensile o settimanale i tuoi impegni e dai un ordine di priorità alle cose. Non affannarti in maniera eccessiva! Ritagliati dei momenti per la tua vita privata, per gli amici o per la famiglia e, ovviamente, per dormire un numero di ore sufficiente! Per i più impegnati, che hanno un orario di studio troppo flessibile per un ambiente accademico, l’università telematica e i corsi di formazione online sembrano essere ancora la soluzione migliore: le lezioni online possono essere seguite in ogni momento della giornata e lo studio pianificato a seconda delle nostre esigenze.