L’evoluzione di un gioiello: la collana rosario

Oggetto originariamente nato ed utilizzato solamente in ambito religioso, oggigiorno il rosario viene indossato come una qualsiasi collana, talvolta senza conoscerne appieno il significato. Infatti col passare degli anni la collana rosario è entrata a far parte della sfera dei gioielli, venendo meno così il ruolo per cui è stata originariamente creata.

La collana rosario: da oggetto religioso a gioiello prezioso

Il passaggio da oggetto religioso a gioiello è stato reso più facile anche dal suo progressivo arricchirsi: dalla corda ed il legno da cui nasce, si è passati a metalli nobili e pietre naturali che hanno sancito l’entrata del rosario nell’ambito dei preziosi.

Sicuramente non si può dare merito o al contrario colpa – dipende dal proprio personale sentire sull’argomento – al solo materiale con cui il rosario è creato, le ragioni sono sicuramente diverse. Una tra queste è da ricondursi al mondo della moda. Infatti, come spesso accade, gli stilisti, così come le icone della moda, che dettano tendenze e guidano i fan nelle scelte sono ormai la normalità. Molti infatti sono gli stilisti che negli ultimi anni hanno scelto di far sfilare sulle passerelle modelle con medagliette contenenti immagini votive, croci, collane rosario appunto. Questo ha ovviamente portato alla diffusione di questo trend: ormai è infatti consuetudine vedere persone che indossano collane rosario nella quotidianità. Tra queste ci sono certamente persone che non sanno neanche il vero significato di quello che stanno indossando ma è altresì vero che ci sono invece molte persone che scelgono, per motivi personali e di credo, di indossare una collana rosario. Molto spesso queste ultime ne indossano una di piccole dimensioni, proprio per differenziarsi da chi lo fa per moda, e soprattutto per vivere il gesto in modo intimo e riservato.

Un po’ di storia: quando è nata la collana rosario?

La storia della nascita dello strumento utilizzato per recitare il rosario è molto antica e risale ai Padri del Deserto del III e IV secolo dopo Cristo, che usavano stringhe, spaghi, cordicelle per la preghiera ripetitiva.

È poi merito del papa S. Pio V che in occasione della battaglia di Lepanto invita i combattenti alla preghiera del rosario. È sempre il suddetto papa che consacrò la recita del rosario nella forma ancora in uso oggi. Nella battaglia di Lepanto le flotte musulmane dell’impero ottomano vennero sconfitte da quelle cristiane della Lega Santa.

Prima della partenza della Lega Santa per la battaglia S. Pio V benedisse lo stendardo raffigurante, su fondo rosso, il Crocifisso posto fra gli apostoli Pietro e Paolo e sormontato dal motto costantiniano In hoc signo vinces. Mentre si moriva per Cristo, per la Chiesa e per la Patria, si recitava il Santo Rosario: inoltre i prigionieri remavano ritmando il tempo con le decine dei misteri. Il trionfo fu attribuito all’intercessione della Vergine Maria, tanto che san Pio V, nel 1572, istituì la festa di Santa Maria della Vittoria, trasformata da Gregorio XIII in «Madonna del Rosario».

È così che da allora la collana rosario ha preso forma ed ha iniziato a circolare tra le mani dei credenti. Materiali diversi, grandezza diverse, ma per essere un vero rosario che, oltre che indossato serve per la preghiera, deve sempre avere: 10 sfere più piccole che indicano le 10 Ave Maria e una più grande che indica il Pater Noster, il tutto ripetuto per 5 volte, per quel che riguarda la collana del rosario, mentre 2 più grandi e 3 più piccole, per quanto concerne invece la parte iniziale del pendente.

Se fino ad una decina di anni fa la collana rosario era utilizzata solo nel momento in cui venivano recitate le preghiere e poi riposta in appositi contenitori, piccoli scrigni preziosi fino alla volta successiva, oggi, grazie a TUUM che per primo ha voluto dare un’anima ai preziosi, i gioielli con preghiere e le collane rosario sono entrati nei cofanetti di moltissime persone.