Otite nel cane e nel gatto: cosa fare?

Anche i nostri amati animali domestici si possono ammalare, ed in questi casi è importante saper discernere le modalità attraverso le quali i cani ed i gatti manifestano i sintomi della malattia. L’otite è una delle malattie più diffuse sia nel cane che nel gatto, ed è in grado di creare un grande fastidio dolore e anche gravi conseguenze se non viene curata in tempo. Nella stragrande maggioranza dei casi l’otite negli animali è la cosiddetta otite esterna, ovvero un’infiammazione che coinvolge le strutture esterne dell’orecchio, oppure degli orecchi se si manifesta in entrambe le zone. Le cause dell’otite possono essere differenti, ad esempio possono essere scatenate da malattie della pelle, come la dermatite atopica, oppure allergia. La presenza di parassiti ed acari e, in casi più rari, anche l’introduzione di corpi estranei nell’orecchie, possono scatenare questa fastidiosa e dolorosa malattia,  che in alcune razze di cani di gatti è più diffusa.

Alcune razze di cani sono particolarmente portate allo sviluppo dell’otite, come per esempio quelle dotate di orecchie pendule e molto pelosa oppure con le razze di cani che sono particolarmente soggetti a problemi della pelle, o che passano molto tempo in acqua.

Di fondamentale importanza è una diagnosi precoce dell’otite, che può portare ad una terapia adatta rispetto all’eziologia della malattia e all’animale, diminuendo le possibilità che la malattia evolva in maniera grave. Se l’otite viene trascurata, si possono creare dell’infiammazione ai nervi e l’animale potrebbe anche soffrire di sordità.  Bisogna assolutamente evitare il fai da te, la scelta dei prodotti e dei farmaci più adatti infatti viene effettuata solamente dal medico veterinario.

I sintomi dell’otite negli animali e come agire

Gli animali non possono ovviamente comunicaci direttamente il loro dolore, per questo è necessario fare particolare attenzione a dei comportamenti strani o anomali da parte dell’animale che potrebbero segnalare la presenza di un dolore persistente all’orecchio. Nel cane l’otite comporta spesso un atteggiamento abbastanza aggressivo, se il padrone si avvicina all’orecchio o cerca di toccarlo. Il fatto che il cane scuota spesso la testa, o che la ruoti, o il fatto che abbia difficoltà di masticazione, si gratti spesso e abbia addirittura lesioni da grattamento nella zona dell’orecchio possono essere spie importanti e non da sottovalutare. Il gatto che soffre di otite spesso presenta un’abbondanza di cerume scuro, tendenza a ruotare scuotere la testa, dolore ed insofferenza nel caso in cui il proprietario gli tocchi l’orecchio. Anche le cause di otite del gatto sono sostanzialmente sovrapponibili a quelle che abbiamo visto nel cane.

Ovviamente in tutti questi casi è di fondamentale importanza portare il cane o il gatto dal veterinario il prima possibile. Non è possibile gestire in autonomia un’otite, che se non trattata può avere delle conseguenze molto gravi. È il veterinario dovrà decidere la terapia topica o farmacologica di volta in volta, ad esempio a scegliere se trattare con un farmaco antibiotico come Otopet terapia o altri.

Capiamo quindi che la diagnosi deve essere più tempestiva possibile, quindi vi invitiamo a cercare di fare attenzione ai cambiamenti di comportamento da parte del vostro animale.

La diagnosi precoce è davvero molto importante, quindi attenzione a tutti quei sintomi che, come abbiamo detto, possono identificare un’otite. Lo scuotimento della testa, dolore al tocco, arrossamento insistenza nell’animale nel grattare uno o più orecchie possono essere sintomi dell’otite.

Le conseguenze dell’otite, se non viene trattata, possono essere molto gravi. L’otite può portare alla rottura della membrana del timpano, e quindi alla sordità; se le strutture nervose dell’orecchio vengono intaccate, l’otite può comportare anche manifestazioni neurologiche, come la paralisi, oppure nausea o alterazione dell’equilibrio.