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Macchine confezionatrici e tipi di imballaggio: il formato Doy-Pack, Flowpack, Sachet e Stick Pack.

Il mondo del confezionamento è caratterizzato da una forte complessità dovuta principalmente al fatto che prodotti diversi necessitano di imballaggi differenti.

Quantità, tipologia di prodotto, stato del prodotto (liquido, polvere, crema), destinazione d’uso: sono tutti elementi che, in misura diversa, influenzano la tecnologia di confezionamento sfruttata dall’impresa.

Il confezionamento automatico è qualcosa che un’impresa di produzione non dovrebbe mai sottovalutare nel momento in cui si dimostrano necessari investimenti per migliorare la propria competitività.

Cos’è il confezionamento

Il confezionamento dei prodotti industriali, in particolare alimentari, farmaceutici e cosmetici, è:

l’operazione con cui viene applicata ad un prodotto una protezione fisica, chiamata imballaggio, che annulla o minimizza l’influenza dell’ambiente esterno preservandone le qualità.”

Confezionamento primario e confezionamento secondario

Il confezionamento dei prodotti si suddivide in primario, ovvero l’involucro che viene in contatto con il prodotto e secondario, ovvero la confezione che contiene gli involucri primari.

Come puoi facilmente intuire il confezionamento primario è il più delicato dei due a causa della sua funzione: la corretta conservazione del prodotto.

Al contrario l’involucro secondario ha la sola funzione di racchiudere il prodotto confezionato in scatole o cartoni di  protezione del prodotto durante il trasporto.

Come si confezionano i prodotti nell’industria

Per il confezionamento primario dei prodotti su scala industriale la scelta delle macchine confezionatrici automatiche si concentra su modelli che prelevano da un magazzino di alimentazione il prodotto, lo pesano e lo imbustano in contenitori  o bustine idonei alla corretta conservazione.

Tutto questo viene fatto senza la presenza di un operatore dedicato come nel caso del confezionamento manuale, velocizzando i tempi associati a questo tipo di operazione  e riducendo le probabilità di errori.

Il processo di confezionamento deve rispettare i volumi di produzione dell’impianto, ridurre i costi e avere una corretta gestione delle quantità dei prodotti e della loro integrità.

Tutti i prodotti in commercio, soprattutto nella grande distribuzione, richiedono un confezionamento.

La natura fisica del prodotto (solido, liquido, cremoso) e la dimensione del prodotto da trattare sono i due parametri principali che dovresti prendere in considerazione quando acquisti una macchina confezionatrice.

Principali tipi di imballi per il confezionamento primario

In molti casi il processo di confezionamento crea automaticamente la confezione che conterrà il prodotto termosaldando il film plastico che andrà a formare la confezione.

Esempi classici di confezioni create direttamente dalla confezionatrice sono le bustine termosaldate monodose per salse  come maionese, senape, ketchup  o polveri come sale, zucchero, o medicinali in polveri.

Le principali tipologie di imballi utilizzate dalle confezionatrici automatiche sono:

  • Doy-Pack , buste innovative utilizzate per detersivi, succhi di frutta, formaggio grattato e tanti altri prodotti. Le confezionatrici che imbustano i Doy-Pack hanno una media o grande dimensione e possono essere orizzontali o verticali; queste macchine permettono di realizzare differenti tipi di chiusura: tappo a vite superiore o laterale,  chiusura a zip richiudibile o nessuna chiusura.

Una volta riempite di prodotto possono essere posizionate sugli scaffali anche “in piedi” (tipologia stand-up), dando maggiore visibilità al prodotto.

  • Sachet, sono il classico imballo primario monodose utilizzato per zucchero, medicinali, sale, e maionese etc. Le confezionatrici che utilizano questi imballi molto spesso producono automaticamente le bustine, termosdaldando su quattro lati due film plastici. In presenza di grandi volumi, queste confezionatrici automatiche possono operare su più piste nello stesso momento.
  • Stick –Pack, sono l’evoluzione delle bustine sachet. Hanno la forma di “bastoncini” e permettono di dare una immagine moderna e accattivante al prodotto. Le confezionatrici che producono gli stick-pack producono la bustina stick realizzando tre saldature del film.
  • Flowpack, sono le confezioni utilizzate per prodotti alimentari come snack, caramelle, biscotti, barrette di cioccolato e, in fomrati più grandi, anche per insalate, patatine fritte, farne e pesce. Le confezionatrici che operano questo tipo di imballo sono tipicamente confezionatrici orizzontali a volte indicate anche come confezionatrici per buste. Per particolari prodotti, ad esempio verdura o frutta o la pasta fresca che non devono essere schiacciati, si inserisce all’interno del flow pack una vaschetta contenitiva rigida a protezione del prodotto.

Confezionatrici Orizzontali e confezionatrici verticali

Nelle confezionatrici orizzontali il prodotto scorre orizzontalmente su nastri trasportatori.

Queste macchine confezionatrici vengono utilizzate confezionare i prodotti in Flowpack, evitando il danneggiamento o la rottura del prodotto stesso. Possiamo quindi dire che le confezionatrici orizzontali sono indicate per prodotti che richiedono una maggiore delicatezza nella gestione.

Nelle confezionatrici verticali i prodotti cadono dall’alto direttamente dentro al contenitore(sachet, stick-pack  o Doy-Pack). Queste confezionatrici hanno un volume di produzione maggiore rispetto alle confezionatrici orizzontali, perché il prodotto non viene danneggiato dagli urti trattandosi di polveri o liquidi o gel.

Ti consiglio infine di leggere questo interessante articolo per comprendere fino in fondo l’importanza di automatizzare i processi di imballaggio in azienda.