Le case in legno hanno superato molti pregiudizi radicati nella nostra cultura costruttiva tradizionale e i processi che rendono appetibili queste costruzioni stanno facendo breccia nei cuori di chi sta pensando di fabbricare una nuova casa. Le nuove generazioni – e di conseguenza le famiglie di nuova costituzione – si stanno liberando delle vecchie convinzioni che vedevano le case in legno come edifici più “delicati” e con più problematiche. Ci sono, inoltre, grandi vantaggi provenienti da questo metodo di costruzione, che si riflettono sulla salubrità dell’ambiente e sul risparmi energetico. Queste caratteristiche hanno già dato prova di sé in alcuni mercati del Nord Italia e del Centro Europa, ma, grazie ad aziende specializzate nella costruzione di case in legno, sta per “sfondare” anche in quelle zone del Centro-Sud Italia che sembravano lontanissimi da questo concetto costruttivo fino a qualche anno fa. Vediamo, pertanto, il perché le case in legno saranno le case del futuro.
Le case in legno nei paesi industrializzati
Al giorno d’oggi, l’uso delle costruzioni in legno è aumentato notevolmente in tutti i paesi industrializzati. L’efficienza nell’uso del legno sta crescendo, il che è un chiaro segnale che questi materiali hanno superato molti pregiudizi radicati da anni nella cultura edilizia e, in particolare, nelle nostre “abitudini costruttive”. Ormai lo sanno tutti: la bioedilizia, detta anche architettura sostenibile, è la via del futuro. Oggi le case prefabbricate in legno sono promosse come la soluzione perfetta per una vita sostenibile, e stanno diventando sempre più popolari tra coloro che sono interessati all’edilizia ecologica. Le case di oggi hanno molte opzioni di design a disposizione, che le rendono sia attraenti che pratiche. Per la manutenzione esterna, valgono le stesse regole e consigli che vi abbiamo dato in questo articolo.
Come è fatta una casa di legno
Le case prefabbricate sono costruite con strutture a scheletro di legno e ricoperte da componenti termici naturali (argilla, lana di roccia) e rivestimenti termici interni come la paglia. Questo tipo di edificio permette un risparmio energetico fino al 70% a seconda del luogo in cui viene costruito, così come un tempo di costruzione molto più breve. Genera anche poche emissioni di CO2 grazie all’uso di materiali rinnovabili. Una casa in legno è fatta da un assemblaggio di elementi che da un punto di vista tecnico possono essere classificati in tre categorie: la solida struttura portante, il cappotto termico e il sistema di finitura. La casa è fatta di legno, direttamente dalla fabbrica; i fornitori garantiscono l’autenticità e la qualità dei loro prodotti. Oggi ci sono molti tipi di legno disponibili, ma per una casa in legno può essere utilizzata solo la materia prima adatta come il pino, l’abete rosso, il faggio o il larice, che cresce in foreste sostenibili. Le case vengono montate sul posto in poche ore grazie ai pannelli forniti; hanno tutti i rivestimenti termici e le finiture della parte interna e possono essere integrate da elementi prefabbricati (bagno, camino ecc.).
Bioedilizia e sostenibilità di una casa in legno
Spesso ci dimentichiamo di considerare la qualità dell’aria che respiriamo. Eppure il mondo intero è sempre stato influenzato dalla ricerca di una vita sana, armonica e di qualità. Oltre alle numerose sfide che affrontiamo ogni giorno per quanto riguarda il processo di riduzione dell’inquinamento, la tendenza “verde” sta raggiungendo sempre più il settore delle costruzioni delle case in legno. Il legno è un materiale naturale che combina molteplici qualità. La bioedilizia consiste nella progettazione architettonica, tecnologica e ambientale di edifici con alti standard di performance per la sostenibilità. Con le case in legno in bioedilizia è possibile garantire a chi ci abita, standard più elevati di qualità, efficienza energetica e sostenibilità. I vantaggi sono molti. Vanno da un impatto molto più basso sull’ambiente al continuo miglioramento del valore del tuo immobile grazie alla possibilità di aumentarne la durata di vita residua.