Barcellona, capitale della Catalogna e della movida spagnola. Il mondo la conosce per Antonio Gaudì, le spiagge assolate e la paella. Oggi, tuttavia, voglio svelarvi qualche piccolo segreto della città di Carlos Ruiz Zàfon, autore de L’Ombra del Vento e uomo della mia vita, coff. Pochi conoscono i lati nascosti e oscuri di questa magnifica città affacciata sul Mediterraneo.
Ecco a voi, dunque, 5 curiosità su Barcellona:
1. Origini misteriose
Non si conosce esattamente la data di fondazione della città, alcune fonti sostengono che sia stata fondata da Ercole, 400 anni prima di Roma; altre invece affermano che venne costruita nel III secondo a.C. da Amilcare Barco (da cui anche il nome), padre di Annibale e appartenente alla famosa dinastia cartaginese.
2. Tráfico muy peligroso
Sembra che gli automobilisti di Barcellona siano molto pericolosi. A quanto pare il traffico poco scorrevole, li rende piuttosto nervosi, infatti, la stima è quella di un incidente ogni 19 secondi, media che peggiora nel fine settimana. Ma non è tutto, sulla maggior parte degli attraversamenti pedonali compare una frase minacciosa (rigorosamente in Catalano) accanto al marciapiede: “A Barcellona, 1 su 3 morti in incidenti stradali andava a piedi. Attenzione! Tutti siamo pedoni” (si, si ho avuto il buon cuore di tradurvela, e anche male).
3. Omnia vincit amor FCB
Se in Italia il calcio è un’ossessione, qui sembrerebbe una vera e propria religione. Nella Cattedrale di Santa Mària del Mar, infatti compare lo scudetto del celebre club calcistico de Barcelona anche in una vetrata. Non ci credere? Ebbene, nel 1974 l’FCB patrocinò la ricostruzione della vetrata e gli artisti decisero di rendergli omaggio.
4. Sant Jordi
O San Giorgio, se con le lingue non siete portati. Una festività da cui si dovrebbe prendere spunto, il 23 aprile, infatti, festa nazionale catalana, si festeggia con alcuni doni. In memoria della morte di personaggi della letteratura come Shakespeare e Cervantes, le donne regalano ai propri fidanzati un libro e, perché il romanticismo non vada completamente perduto, gli uomini doneranno in cambio una rosa.
5. Le oche guardiane
Ebbene si, avete capito bene, al posto dei cani, pare fossero usate le oche. E nel chiostro della Cattedrale del Barrio Gotico, in memoria di Santa Eulalia, vivono 13 (come gli anni che aveva la martire quando è morta) oche ben pasciute. Per chi non ne fosse a conoscenza Santa Eulalia è anche la patrona della città, la leggenda narra che, dopo il martirio, il suo corpo venne esposto finché la neve non ne coprì i resti, solo allora le guardie romane misero la salma in una botte, così da poterla far rotolare per quella stradina che ora porta il nome di “Baixada de Santa Eulalia” (“Discesa di Sant’Eulalia”).
E voi? Avete altre storie da raccontare su una delle città più magiche d’Europa?